La volta plantare è sostenuta da tre archi ed appoggia al suolo su tre punti (A-B-C), questi ultimi sono le zone di contatto del piede e sono:
- testa del primo osso metatarsale
- testa del quinto osso metatarsale
- tuberosità del calcagno
Tra i due punti di appoggio anteriori (A e B) si tende l’arco longitudinale anteriore, tra i due punti di appoggio esterni (B e C) è teso l’arco laterale, mentre trai punti di appoggio interni (C e A) si tende l’arco mediale (il più lungo e alto dei tre).
L’arco mediale comprende cinque segmenti ossei: primo osso metatarsale, primo cuneiforme, scafoide, astragalo, calcagno.
L’arco laterale comprende tre segmenti ossei: quinto osso metatarsale, cuboide e calcagno.
A differenza dell’arco mediale, che dista 15-18 mm dal suolo, l’arco laterale tocca il suolo solo con i tessuti molli.
L’arco anteriore è teso tra la testa del primo e del quinto osso metatarsale, passando per le teste di tutti i metatarsi (secondo-terzo-quarto); il peso del corpo viene trasmesso al piede attraverso l’articolazione tibio-tarsica (articolazione della caviglia) e viene distribuito ai tre punti d’appoggio.
Gli archi sotto carico si appiattiscono e si allungano.
Ad esempio se si applica un peso di 6 kg, il peso verrà distribuito nel seguente modo:
Il cammino impone alla volta plantare di eseguire sforzi e deformazioni notevoli.
A cura di: Dott. Pacilio Daniele
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